Cerimonia
Chiesa di S. Nicola - In tufo, è stata edificata nel XIII sec. dai Cistercensi in stile di transizione romanico-gotica. I conci utilizzati provengono dalla Cava dei giganti, come ve niva comunemente chiamato il Tempio di Zeus in rovina, fonte quasi inesauribile di materiale. La facciata è scandita da due alti ed imponenti contrafforti (aggiunti nel '500) che racchiudono un bel portale ad arco acuto.
L'interno ad un'unica navata è coperto da una volta a botte. Sul lato destro si aprono quattro cappelle. La seconda custodisce un bel sarcofago romano (III sec. dC.), detto sarcofago di Ippolito e Fedra, particolarmente amato da Goethe. Ispirato a modelli greci, è scolpito su tutt'e quattro i lati ad altorilievi dalle linee pure e morbide che suggeriscono il movimento delle figure e sottolineano la dolcezza delle espressioni. Vi è raffigurato l'amore non corrisposto di Fedra per il figliastro Ippolito che viene bandito dal regno ed ucciso da cavalli impazziti sotto l'infamante (ed ingiusta) accusa della matrigna di averla insidiata. Sul sarcofago si vedono (in senso antiorario, partendo dal 1° lato lungo) l'eroe in procinto di partire per una battuta di caccia ed il momento in cui rifiuta il messaggio di Fedra portato dalla nutrice: il dolore ed il delirio di Fedra circondata da nove ancelle: la caccia al cinghiale con Ippolito a cavallo ed infine la morte dell'eroe. Di fianco all'altare, sulla sinistra, un bel crocifisso ligneo del '400, chiamato il Signore della Nave, ha ispirato la novella omonima di Pirandello (nella raccolta Novelle per un Anno). Dalla terrazza davanti alla chiesa si gode di un bel panorama* sulla Valle dei Templ